Invito alla Mostra "Un viaggio nella storia del confine orientale d'Italia"
Questa mostra, organizzata dall'ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), in collaborazione con l'istituto storico Piero Fornara, offre un'occasione per riflettere sull'esodo dal confine orientale d'Italia, illuminando le storie di Fiumani, Zaratini, Istriani e altri che hanno vissuto questa esperienza. La mostra, aperta dall'8 al 16 febbraio 2025, presenta pannelli esplicativi e percorsi tematici, offrendo uno sguardo approfondito su un periodo storico complesso e significativo.
Introduzione: L'importanza della memoria e la storia del confine orientale
La memoria è un pilastro fondamentale della nostra identità, e la storia del confine orientale d'Italia è ricca di eventi e di storie che meritano di essere ricordate. L'esodo dal confine orientale è un capitolo importante della storia italiana, che ha lasciato un segno indelebile nel panorama sociale e culturale del nostro paese. La mostra "Un viaggio nella storia del confine orientale d'Italia" offre un'occasione preziosa per approfondire la conoscenza di questo periodo storico e per riconoscere l'importanza di conservare la memoria di coloro che hanno vissuto l'esodo.
La bambina con la valigia
Egea Hafftner la bambina Istriana costretta a lasciare la propria casa nel 1946
La caserma Perrone di Novara
Foto di gruppo. Donne e bambini nel cortile della Caserma Perrone, inizio anni Cinquanta
La mostra: Un percorso espositivo accuratamente strutturato, "Un viaggio nella storia del confine orientale d'Italia" offre un'immersione storica profonda e rigorosa. L'esposizione ripercorre gli eventi cruciali dell'esodo, dal drammatico abbandono fino all'arrivo alla caserma Perrone di Novara e all'iniziale insediamento sociale. Attraverso pannelli esplicativi, interviste sapientemente articolate e sezioni tematiche, l'esposizione esplora i molteplici aspetti di questa complessa vicenda: dalle radici geopolitiche alle profonde conseguenze umane, dalle sfide dell'integrazione alle testimonianze personali che restituiscono la complessità di un'esperienza collettiva e dolorosa.
Riflessioni sull'evento: Interventi di Antonio Leone e del vicesindaco De Grandis
Il Dott. Antonio Leone dell'Istituto storico Piero Fornara ha arricchito la mostra con un contributo intellettualmente raffinato, illuminando con sapiente maestria la stratificata eredità dell'esodo dal confine orientale d'Italia. Nel suo intervento, ha magistralmente delineato come la comprensione di questo drammatico capitolo storico sia una chiave essenziale per ricostruire l'identità nazionale e promuovere un dialogo di riconciliazione. Le sue parole, cariche di profonda sensibilità storica e umana, hanno evidenziato che preservare la memoria non è un mero esercizio accademico, ma un imperativo morale volto a costruire ponti di comprensione tra generazioni e comunità ferite dalla storia. Alla cerimonia erano inoltre presenti Andrea Crivelli, Vice presidente della Provincia di Novara, e Barbara Pace, consigliera provinciale per l'Istruzione, il Lavoro e il Volontariato.
L'Esodo Giuliano-Dalmata: Cause e conseguenze
La caserma Perrone
L'Esodo Giuliano-Dalmata è un evento complesso che ha avuto ripercussioni profonde sulla vita di migliaia di persone. La mostra analizza le cause dell'esodo, tra cui i cambiamenti politici e sociali che hanno interessato il confine orientale d'Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Verranno illustrati gli aspetti sociali e culturali dell'esodo, con particolare attenzione alle sfide affrontate dai profughi durante l'integrazione in Italia.
L'esodo ha portato a un significativo cambiamento demografico in Italia, con l'arrivo di un grande numero di persone che si sono integrate nella società italiana con diverse difficoltà.
L'esodo ha avuto un impatto sulla cultura italiana, con l'introduzione di nuove tradizioni, usi e costumi, che hanno contribuito a arricchire la cultura italiana.
ANVGD: Il ruolo dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia nella conservazione della memoria
L'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), sotto la guida del presidente Flavio Lenaz e di tutti i consiglieri, è da anni impegnata nella conservazione della memoria dell'esodo dal confine orientale d'Italia. L'ANVGD promuove ricerche, pubblicazioni e iniziative culturali per mantenere vivo il ricordo di questo importante capitolo della storia italiana.
Testimonianze: Voci dall'Esodo e il loro impatto emotivo
La mostra offre un'opportunità per ascoltare le voci di coloro che hanno vissuto l'esodo dal confine orientale d'Italia. Le loro testimonianze, raccolte negli anni dall'ANVGD, offrono uno sguardo commovente e toccante sulle difficoltà e le emozioni provate dai profughi durante l'esodo.
Ausilia Zanghirella"Non dimenticherò mai il giorno in cui abbiamo dovuto lasciare la nostra casa. Era come se il mondo fosse crollato."
Queste storie, raccontate con sincerità e emozione, sottolineano l'importanza di mantenere vivo il ricordo dell'esodo e di dare voce a coloro che hanno vissuto queste esperienze.
Conclusione: Un invito a riflettere e a non dimenticare
La mostra "Un viaggio nella storia del confine orientale d'Italia" non è solo un'occasione per conoscere un momento storico complesso e significativo, ma anche un invito a riflettere sull'importanza di preservare la memoria e di non dimenticare le storie di coloro che hanno vissuto l'esodo dal confine orientale d'Italia.